Giovedì 1 agosto 2013 si è svolta presso Villa Fondi a Piano di Sorrento, l’inaugurazione della mostra sulle arti e tradizioni popolari “ Tiempe belle ‘e ‘na vota” curata dal maestro Giuseppe Ercolano.
Un viaggio tra i personaggi “mito“ della teatralità e scene popolari , realizzati secondo i canoni artistici della scuola napoletana del 700. Dodici momenti, in cui le figure dell’altezza di 40 cm avranno la funzione di far rivivere ; riti e tradizioni mai dimenticate attraverso i protagonisti illustri del teatro napoletano ; da Totò a Nino Taranto , da Eduardo a Peppino De Filippo, , senza dimenticare Concetta e Peppe Barra ,sculture abbigliate, realizzate secondo lo stile classico da cm 60 di altezza.
All’inaugurazione con il maestro Giuseppe Ercolano non ha voluto mancare lo stesso Peppe Barra, attore e cantante e rappresentante indiscusso della cultura popolare nel mondo nonchè estimatore e collezionista dell’ artista,
un artigiano-scultore della penisola Sorrentina , affascinato dall’arte e dalla magia di un universo in miniatura, quale è il presepe napoletano. Modella figure ed animali con sapiente raffinatezza e stile, sempre nel rispetto della tradizione, Apprezzato in tutto il mondo, è oggi uno dei maggiori interpreti dell’arte presepiale. Questo lo porta oggi ad un ulteriore sfida nel confrontarsi su un tema che caratterizza fortemente la terra d’origine
“tiempe belle ‘e ‘na vota”
I versi del 1916 scritti dal poeta sorrentino Aniello Califano, accompagnati dalla danza e dal suono dei mandolini, la vista sul mare del golfo di sorrento al tramonto, fanno da cornice al vernissage della mostra curata dal Dott. Carlo Pepe e dall’ex primo cittadino Luigi Iaccarino.
Una esposizione assolutamente speciale e innovativa che presenta 12 scene della nostra tradizione, che si ispirano ad eventi dei mesi dell''anno e richiamano usi e costumi di un tempo non ancora remoto, che si vuole consegnare alle nuove generazioni.
La particolarità è rappresentata anche dal tipo di allestimento proposto. Opere presentate senza alcuna protezione, per offrire un diretto risalto ai chiaroscuri che evidenziano le fatture delle opere, supportate dalle immagini di Gianni Coppola e Lino Esposito che documentano le varie fasi di lavorazione
12 scene che attirano l''attenzione del pubblico condotto a considerazioni sul tempo passato e al desiderio di una decrescita consapevole, alle prese con una crisi che tenta di riportarci al passato; così si incontra la “canzone de lo capodanno” ,o viecchio de guarattelle, la ricamatrice , la settimana santa, antichi giochi popolari ‘o strummolo e ‘a pignatta; ''o sapunariello, ''o piscatore...
12 messaggi per chi ha mutato le abitudini... e per le nuove generazioni per ri-scoprire il profondo legame con la "nostra" terra.